Razze: ritratti •• Razze: esperienze •• Segugi & cani per pista di sangue •• Addestramento •• Allevamento •• Buono a sapersi ••
Gli autori Fotoalbum Libri & DVD Links Contatto Copyright

I cani da caccia: Ritratti



Il Perdigueiro Português
(Bracco Portoghese)

 


Menu Ritratti

> Esperienze con il....
> Buono a sapersi


home

home tedesco

Il Perdigueiro Português (Bracco Portoghese)
di Sabine Middelhaufe

Chiamato Perdigueiro Português, nella sua patria d’origine: il Portogallo, questo bravo ausiliare è conosciuto per la sua cerca metodica e perseverante, il fiuto finissimo, la ferma affidabile e la pronunciata attitudine al riporto. A queste doti si aggiunge poi l’evidente desiderio di collaborare col suo conduttore che fa sì che il Bracco Portoghese dimostri un perfetto collegamento e sia facile da addestrare.
L'origine di questa razza non è ben definita; secondo alcune ipotesi sembra provenisse dall'oriente e fosse arrivata nella penisola iberica in tempi remoti. Tuttavia non è nemmeno da scontare che derivi, come altre razze da ferma iberiche, dal Pachón Navarro, ossia l'antico Pointer spagnolo.
La sua presenza in Portogallo è comunque registrata almeno dalle ultime decadi del XIV secolo, e le numerose modifiche fanno sì che oggi sia considerata una razza autoctona.

Comunque sia, come accade sovente con razze di lavoro che da tanti secoli sono presenti nel paese di nascita, anche le origini del Perdigueiro Português non sono mai state ricostruite con certezza assoluta. Rimane il fatto che Bracco Portoghese e Pachón Navarro hanno una particolarità in comune, che si trovano anche nei due fermatori italiani, vale a dire il trotto come andatura principale di lavoro.


Ozi de Torres, Bonita de Água Limpa, Xita de Torres e Pinha de Torres.

Foto di titolo: Pinto de Água Limpa

Quel che è certo è che cani i da ferma erano diffusi nella penisola iberica già ai tempi del medioevo e che la loro esistenza in Portogallo è documentata, secondo l'esperto di razza, Jorge Rodrigues, persino dal X secolo. All'epoca questi cani, oltre a cercare e segnalare, puntando, la presenza della selvaggina, furono usati per la caccia con la rete e con il falco, e, naturalmente il loro allevamento ed utilizzo era riservato alla Corte Reale e alla Nobiltà.
Fra il XII e il XVIII secolo gli antenati del Bracco Portoghese odierno divennero sempre più popolari, non solo in patria, ma anche in Spagna e in Francia, forse fra l'altro perché grazie ai cambiamenti sociali, ora, anche la gente comune poteva andare a caccia con quest'ottimo cane da ferma e da riporto.
Nel XVIII secolo furono "scoperti" dai cinofili inglesi che dalla colonia britannica di Oporto li importarano in Gran Bretagna dove indubbiamente li usarono per sviluppare quella razza che fin oggi è considerata il cane da ferma per eccellenza, cioè il Pointer Inglese.
Sulla stretta parentela fra i due non può essere alcun dubbio, perché fra tutti i cani da ferma, solo il Pointer possiede la stessa testa quadrata, con stop pronunciato e gli assi cranio-facciali convergenti che sono caratteristiche tipiche del Perdigueiro da presumibilmente 1000 anni.
E' anche degno di nota che in tempi antichi il mantello del Perdigueiro era Bianco Nero, Bianco arancio e Bianco fegato, quindi ben diverso dal marrone o fulvo di oggi che del resto è un colore "moderne" stabilito relativamente recente.

Pinha de Torres - lavoro in acqua.

Nel sue paese d'origine, conferma Rodrigues, il XIX secolo invece non trattò bene il Bracco Portoghese la cui popolarità e di conseguenza il cui numero declinò di continuo tanto che all'inizio del XX secolo erano rimasti solo pochissimi soggetti tipici al Nord del Portogallo. Grazie a loro però poteva cominciare il lento rinascimento della razza che vide il suo primo standard ufficiale scritto nel 1938 (revisionato nel 2009).
Oggigiorno il Perdigueiro Português è, giustamente, considerato un patrimonio socio-culturale nazionale e viene tutelato dalla Società Specializzata portoghese riconosciuta dalla FCI.
Ma nonostante i loro successi in field trial ed esposizioni internazionali, rimangono, in tanti Paesi europei, cani di razza praticamente sconosciuti e spesso creduti "Pointer inglese imbastardito" o addirittura un incrocio di Boxer.
Godono comunque di un vivo interesse in Francia, dove si è fondato il Club Francais du Perdigueiro Portugais, mentre in Olanda, Germania e Belgio vivono solo pochissimi esemplari da uso venatorio. Diversa la situazione oltremare: con una grande popolazione di immigranti portoghese, negli Stati Uniti il Perdigueiro Português è presente da tanto, pur essendosi fondato il Portuguese Pointer Club of America solo nel 2003.
In Italia la razza, anche se ha solo una minore rappresentanza, si è mostrata validissima, se ricordiamo fra gli altri la bellissima femmina Isa de Torres (Camp. Italiano, Camp. Mondiale 2000, Camp. Intern., classificato nel field trial) e il maschio Liege de Torres (Camp. Italiano, Camp. Mondiale 2000, 2003, 2005, 2006, Camp. Italiano field trial, Camp. Italiano assoluto) entrambi allevate da Americo e Jorge Rodrigues e di proprietà del Signor Graziano Zavatta.

Ozi de Torres - cerca al trotto.

Dallo standard:
Aspetto generale: cane braccoide di proporzioni medie, di insieme armonioso e ben costituito. Configurazione che mette in evidenza una figura solida accompagnata da grande elasticità di movimenti.
Altezza al garrese: Maschi: 56 cm, femmine: 52 cm. Tolleranza in più o in meno di quattro centimetri
.
Il pelo deve essere corto, forte, ben adagiato sul corpo. Sottopelo assente.
Colore: giallo e marrone, monocolore o macchiato di bianco.

Carattere: molto socievole, ma un po' petulante verso i suoi simili; estremamente affettuoso, molto sottomesso; di temperamento calmo e di facile addestramento.

Cucciolata "de Água Limpa"


Foto (c): Lilian Zuurendonk www.perdigueiro-portugues.nl


> Esperienze con il Perdigueiro Português
> Intervista
> Il Perdigueiro Português negli USA
> Fotoalbum
Perdigueiro Português

 

Per dettagli cliccate sulla foto.
inizio pagina
fotoalbum cani
home