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Esperienze con il Segugio di Transilvania  Anche se oggi  l'Erdelyi Kopo non può più essere impiegato in battute  così versatili come in passato,  quando gli era permesso di  scovare ed inseguire orsi, linci, lupi, bisonti, cervi e cinghiali,  ha mantenuto comunque tanti dei suoi attributi di allora.   | 
  
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Questa necessità di lavorare  autonomamente e di prendere da solo delle decisioni che possono  determinare il successo o non successo di una lunga battuta faticosa,  hanno fatto dell'intelligenza, del "ragionamento venatorio"  e della spiccata indipendenza caratteristiche decisive del Kopo sin  dall'inizio della sua storia e che oggi non sono certo meno richieste  ed apprezzate. Ovviamente è fondamentale per il cacciatore  sapere che cosa abbia deciso il suo segugio. Una voce chiara,  espressiva e ben udibile anche da lontano è perciò  indispensabile per ogni Kopo. Quando ha trovato la passata fresca, il  Segugio di Transilvania lo comunica con un suono quasi lamentoso, più  un guaire che un abbaio, mentre all'inseguimento del capo sfuggente  fa sentire la sua bella voce alta e sonora.   | 
  
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Per causa delle  restrizioni della caccia con cani da seguita avvenuta anche in  Ungheria, oggigiorno il Kopo viene prevalentemente utilizzato, in  gruppi di 3-5 soggetti, per la caccia al cinghiale, che dura da  inizio novembre a fine gennaio. Ben inteso, questi cani, di regola,  non vengono tenuti come muta, ma ogni conduttore arriva a caccia con  i suoi uno o due Kopo. Naturalmente possono partecipare anche altre  razze alla battuta e l'Erdelyi lavora senza problemi accanto ai Laika  siberiani, Slowensky Kopov e Border Terrier, spesso utilizzati in  Ungheria.  I conduttori di segugio che fungono da battitori liberano i loro Kopo appena viene dato il segnale di inizio battuta ed incitano vivacemente i cani alla cerca. Dapprima ogni Kopo cerca da solo davanti alla linea dei battitori; quando percepisce l'emanazione o addirittura vede un selvatico, dà voce per la prima volta e parte all'inseguimento, spesso accompagnato dagli altri cani. Come in tutte le razze, la voce del Kopo suonerà più intensa ed agitata, più si avvicina al capo che prova a spingere verso i tiratori. Tuttavia è assolutamente indesiderato che un Kopo, nonostante la sua determinazione ed aggressività verso il selvatico, vada troppo vicino al cinghiale o cerchi persino di attaccarlo.  | 
  
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Di solito i cuccioloni di Kopo vengono preparati al  loro futuro lavoro in recinti di addestramento, dove possano  conoscere l'odore, la forma e il comportamento dei cinghiali,  apprendere tramite l'esercizio come mettere in fuga questo selvatico,  ma anche che è consigliabile di guardarsi dagli attacchi  dell'animale agguerrito. Quando in questo modo, il giovane segugio ha  imparato le lezioni basilari, andrà a caccia in compagnia di  cani più anziani e già esperti. Inizialmente,   ignorando il divieto del padrone, è una grande tentazione per  il Kopo di inseguire  il capriolo o il cervo che a volte lo fanno  allontanare dalla battuta per parecchi chilometri, ma presto smetterà  questo comportamento, perché è abbastanza intelligente  di capire che il carniere vero e proprio si fa solo dove ci sono i  tiratori e gli altri cani. Al di fuori della stagione i Kopo sono  anche utilizzati nelle cosi dette "battute verdi" estive al  cinghiale per ridurre i gravi danni che questi selvatici causano in  quel periodo nelle grandi coltivazioni di granoturco.   | 
  
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In Romania è  attualmente permesso di impiegarlo anche nella caccia all’ orso e  lupo. Si deve certo menzionare che il Kopo lavora bene non solo in  gruppo ma anche in coppia e da solo. Il moderno Segugio della  transilvania, trova un ulteriore ambito d'azione nel lavoro sulla  pista di sangue, poiché è senz'altro capace di  recuperare il capo ferito grazie al suo buonissimo naso, la voglia di  seguire la traccia, la sicurezza sulla traccia e la sufficiente  aggressività verso il selvatico, anche se, come fa notare   Eszter Balogh, il temperamento e l'autonomia della razza richiedono  chiaramente un'educazione mirata e precoce per questo mestiere, più  che nelle razze specializzate.   | 
  
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